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LA CONFRATERNITA DEL CARMINE
A SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE)
La Confraternita del Carmine di S. Maria C. V. ha origini antichissime. La prima “fraternità di laici” si costituì intorno all’anno Mille come “Pia Adunanza”, nell’atrio della Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore dove aveva in gestione una chiesa e un ospedale. I confratelli si dedicavano alle opere assistenziali e caritative a favore dei malati e dei bisognosi.
Dal XIV sec. in poi, con la diffusione del culto alla Beata Vergine del Carmelo anche a S. Maria C. V., la comunità si chiamò “Confraternita Ave Gratia Plena della SS.ma Annunziata sotto il titolo del Carmine”. Dopo aver acquisito la dignità di Congregazione Laicale (a. 1562), assunse la denominazione di Venerabile Laical Congregazione Ave Gratia Plena della Santissima Annunziata sotto il titolo del Carmine.
L’attività della Congregazione e la munificenza del devoto concittadino N. H.
Francesco Cusano permisero la
costruzione e la fondazione del Monastero Conservatorio Educandato Ave Gratia
Plena della Santissima Annunziata sotto il titolo del Carmine, ubicato in Via
G.Troiano, consacrato il 10 aprile 1696.
Date ricordevoli per la Confraternita sono: il 30 novembre 1756, quando ebbe il Regio Assenso sulle Regole dal Re Carlo III di Borbone, e il 5 settembre 1857, in cui fu emanato il Decreto di Sanatoria sulla Fondazione dal Re Ferdinando II di Borbone.
Nel 1874, con la demolizione della chiesa e dell’ospedale presso Santa Maria Maggiore, la Confraternita ottenne dal Comune l’uso perpetuo della Chiesa accorpata all’ospedale Melario, dove attualmente risiede.
Quale Ente Morale è iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche del Tribunale di S. Maria C. V., con sede giuridica in Via Melorio n. 33.
Le Regole sono accompagnate da un Regolamento interno di attuazione pratica.
La devozione e il culto alla Vergine del Carmelo ha origini bibliche. Si legge, infatti, nel 1° Libro dei Re 18,20-45 che il primo profeta d’Israele, Elia(IX sec. a.C.), dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come una piccola nube dalla terra verso il monte, portando la pioggia e salvando Israele dalla siccità. In quella immagine tutti i mistici cristiani e gli esegeti hanno sempre visto la Vergine Maria, che portando in sé il Verbo divino, ha dato la vita e la fecondità al mondo.
Un gruppo di eremiti, “Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo”, costruirono una cappella dedicata alla Vergine sul Monte Carmelo. I monaci carmelitani fondarono, inoltre, dei monasteri in occidente.
Il 16 luglio del 1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre generale dell’Ordine, Beato Simone Stock, al quale diede lo “scapolare” col “ privilegio sabatino”, ossia la promessa della salvezza dall’inferno, per coloro che lo indossano e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.
La memoria liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo si celebra il 16 luglio. Nella Confraternita di S. Maria C. V. essa è celebrata con solennità ed è preceduta da un novenario di preghiere e di predicazioni.
Gli scopi che si prefigge la Venerabile Regia Laical Congregazione Ave Gratia Plena della SS.ma Annunziata sotto il titolo del Carmine, come è scritto nel Regolamento interno, sono quelli di attuare e vivere lo spirito del cristianesimo, consacrando tutte le proprie forze al servizio degli umili, degli oppressi, dei diseredati, dei bambini abbandonati, degli emarginati e di tutti coloro che, per qualsiasi motivo hanno bisogno d’aiuto.
I mezzi spirituali sono la preghiera e la pratica dei sacramenti, la devozione particolare alla vergine Maria, decoro del Carmelo, l’aiuto caritativo vicendevole, la diffusione degli insegnamenti evangelici e della dottrina cristiana in rispettosa obbedienza al Magistero ecclesiastico.
La Confraternita si avvale della presenza di un Padre spirituale, nominato
dall’ Ordinario, ed è rappresentato dal Superiore, regolarmente eletto dai confratelli e approvato dal Vescovo, coadiuvato dal Consiglio direttivo o Banca.
L’attuale Superiore è il Geom. Vincenzo Avizzano; Padre spirituale è Don Salvatore Iodice.